Blog EllePì – Il lavoro che cambia: con o contro l’innovazione?
Uno dei temi principali affrontati dalla Fondazione Lavoroperlapersona nella comprensione delle varie “dimensioni” del lavoro, riguarda, senza dubbio, l’impatto delle nuove tecnologie su di esso: gli effetti del cambiamento tecnologico sulla quantità e nella qualità dell’occupazione, come noto, sono oggetto di analisi da moltissimo tempo.
In questo senso, è ormai giunto da più parti l’allarme che, in un futuro non troppo lontano, le macchine possano sostituire del tutto la persona nel lavoro. Questa grande trasformazione, quindi, ci obbliga ad una domanda fondamentale: la relazione tra condizione umana e innovazione tecnologica può essere ancora positiva per l’uomo?
Infatti, come sostiene il presidente della Fondazione Lavoroperlapersona Gabriele Gabrielli, «la digitalizzazione (digital transformation) e l’intelligenza artificiale (IA) sono i protagonisti di questa trasformazione senza precedenti. Dobbiamo preoccuparci? Penso sia meglio valorizzare le grandi opportunità che il cambiamento ci porterà, senza però trascurare di interrogarci sulle sue conseguenze. Anzi, è su queste che occorre premere l’acceleratore per approfondire e riflettere sulle implicazioni, sul benessere individuale e sociale. Perché le conseguenze saranno molte: sul lavoro e sulla sua organizzazione, basti pensare alla diffusione dello smartworking. Ma anche sull’occupazione e sulla nostra vita. Sono convinto che saranno per lo più buone, a patto di non dimenticarci che dipende da noi, da come vogliamo che sia il mondo dove abitiamo».
Questi i temi a cui si cercherà di rispondere giovedì 17 agosto presso il Centro Culturale “Don Milani” di Rosora (AN) alle ore 21 insieme al presidente della Fondazione Lavoroperlapersona Gabriele Gabrielli, introdotto da Francesca Scaturro, assegnista di ricerca all’università “Politecnica” delle Marche di Ancona e impreziosito dagli spirituals del gruppo musicale Detego.
L’incontro, dal titolo Il lavoro che cambia: contro o con l’innovazione? Forze in campo e questioni per comprendere e gestire la grande trasformazione sarà, dunque, una ulteriore occasione per riflettere sulla quarta rivoluzione industriale e il suo impatto sul senso del lavoro e la dignità della persona.