Incontri EllePì – Lavoro e cultura strumenti di democrazia e di inclusione – 26 Aprile – Lecce
La nostra epoca vive molte “emergenze”, una di queste riguarda la crescente esclusione di fasce sempre più consistenti della popolazione dalla partecipazione attiva ai sistemi sociali, economici, politici e culturali. Il risultato è una mancata integrazione del cittadino nella società, fattore di impoverimento della stessa.
Il rischio della marginalizzazione e della povertà – non solo economica, ma soprattutto antropologica e culturale – è un tema che deve occupare le agende di molti soggetti perché le sue implicazioni sono drammatiche per la società. Per il profilo antropologico e culturale che la qualifica, affrontare questa emergenza richiede un approccio che assicuri un concreto impatto sulle fasce della popolazione a rischio di esclusione; un approccio capace di elaborare e proporre policy pubbliche e pratiche sociali idonee a costruire ambienti dove la persona possa esprimere la sua personalità ed operosità, la sua creatività e socialità. Lavoro e cultura, per questo rappresentano fattori fondamentali per la costruzione dell’identità della persona e per la sua concreta espressione.
È in questa cornice di attenzione verso forme che abilitino la partecipazione della persona alla costruzione della società e del suo progredire, che va collocato anche il lavoro in carcere, componente essenziale di quel processo rieducativo della pena che mira all’inclusione. Il carcere, infatti, va pensato come spazio generativo in cui – anziché consumarsi la punizione del colpevole, propria di una sterile concezione di giustizia retributiva – si costruiscano le premesse per consentire il reinserimento sociale dei detenuti attraverso un uso più diffuso di misure alternative per valorizzarne le capacità e potenzialità.
In questa prospettiva, anche la cultura assume un ruolo decisivo, quale fattore insostituibile per abilitare la partecipazione effettiva della persona alla vita di una comunità. La cultura, infatti, permette alla persona di riconoscersi e ritrovarsi nella società, ponendo il proprio cammino all’interno di un orizzonte condiviso di valori, di storie e di possibilità. Il carattere generativo della cultura, quindi, si pone come prerequisito fondamentale di ogni azione che miri alla inclusione, poiché fa sperimentare ad ogni cittadino la rete di legami invisibili, ma concreti, all’interno di un dialogo che arriva da lontano.
La Fondazione Lavoroperlapersona è felice di poter promuovere il 26 Aprile nella città di Lecce – a margine dei lavori del Convegno Dialoghi sulla democrazia sovranazionale organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento – un incontro dal titolo Lavoro e cultura strumenti di democrazia e di inclusione per valorizzare il lavoro in carcere e la cultura nella prospettiva di un’economia e di una società inclusive, capaci di dare fiducia alle persone e assecondare il percorso di umanizzazione della società.
OSPITI
Luciana delle Donne – ex top manager, ha creato la prima banca virtuale multicanale in Italia Banca 121. Ora è imprenditrice sociale con “Officina Creativa”, una società non-profit che si occupa del reinserimento delle detenute attraverso il lavoro con i brand Made in Carcere e 2nd Chance
Antonella Agnoli – bibliotecaria di fama internazionale, ha progettato e gestito le più innovative biblioteche italiane. Attualmente è membro del Cda dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e Assessore alla cultura del Comune di Lecce.
Matera Hub – consorzio che opera in ambito internazionale e supporta imprese, start-up e aspiranti imprenditori, istituzioni e organizzazioni attraverso progetti europei.
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