Le generazioni e la riforma del mercato del lavoro

Il mercato del lavoro è il terreno dove oggi si incontrano e scontrano gli interessi di diverse generazioni. Con un tasso di disoccupazione che sfiora il 32%, i giovani fanno sempre più fatica a entrare nel mondo del lavoro. Quando vi riescono, spesso vivono una situazione di svantaggio e di precarietà rispetto ai colleghi più maturi, dovendo sopportare il peso di un sistema che ha scaricato tutta la flessibilità sui nuovi entranti.

I lavoratori senior, d’altro canto, vivono la contraddizione fra un nuovo sistema previdenziale che ne vuole allungare la vita lavorativa e il mondo produttivo che vorrebbe continuare a favorirne l’uscita anticipata. Per questa fascia di lavoratori, gestire le transizioni lavorative dentro l’organizzazione e sul mercato costituisce una forte criticità. È inevitabile lo scontro fra generazioni sul terreno del lavoro e della sua riforma? Quali i cambiamenti necessari per aumentare l’employability dei junior e dei senior? Come costruire un mercato del lavoro inclusivo verso tutte le generazioni? Le organizzazioni sono pronte a gestire e valorizzare la diversità generazionale? Questi gli interrogativi che verranno discussi nell’incontro facendo dialogare e mettendo a confronto studiosi e rappresentanti del mondo del lavoro.

L’incontro si è svolto mercoledì 9 maggio 2012 presso la Sala delle Colonne della sede LUISS Guido Carli in  Viale Pola, 12 a Roma. L’iniziativa è stata organizzata dall’Area Executive Education & People Management LUISS Buinsess School in collaborazione con la Fondazione Lavoroperlapersona in occasione della pubblicazione del libro “Post-it per ripensare il lavoro. Quando il valore non è solo quello che si conta” di Gabriele Gabrielli, edito da Franco Angeli. Il volume offre una raccolta di promemoria sul lavoro che c’è e su quello che manca, su quello praticato e su quello ascoltato, sulle inquietudini che lo accompagnano e sulle molteplici responsabilità che richiama coinvolgendo molti. Più di una generazione.